Le Pubblicazioni Scientifiche
Benvenuti nella sezione dedicata alle pubblicazioni scientifiche del GRIM – Gruppo di Ricerca Italiano sulla Medianità. Qui potete esplorare i contributi scientifici che spaziano dallo studio della medianità alla sopravvivenza della coscienza, dalle esperienze di pre-morte alla comunicazione post mortem. Ogni pubblicazione riflette il nostro impegno per un’indagine rigorosa e scientifica.
Tressoldi, P., Abbondanza, B., Gallo, J., Garofano, M., Liberale, L., Sinesio, F., & Stapel, J. (2024). Living in the afterlife: clues from direct experiencers.
La ricerca in evidenza del 2024, Living in the afterlife: clues from direct experiencers, condotta da Tressoldi, Abbondanza, Gallo, Garofano, Liberale, Sinesio e Stapel, indaga le testimonianze di coloro che affermano di aver vissuto esperienze nell’aldilà, comparando le loro descrizioni con le informazioni raccolte tramite medium esperti. Questo studio mira a offrire una comprensione più approfondita di cosa significhi vivere oltre il confine della vita fisica.
Tressoldi, P., Liberale, L., Sinesio, F. (2024). Mediumship for Pets: A Pilot Study With a Triple-Blind Protocol. Qeios. Doi:
Tressoldi, P., Liberale, L., e Sinesio, F. hanno condotto uno studio pilota innovativo intitolato Mediumship for Pets: A Pilot Study With a Triple-Blind Protocol, pubblicato su Qeios. Questo studio esplora la possibilità della comunicazione medianica con gli animali domestici deceduti, utilizzando un rigoroso protocollo triple-blind per ridurre al minimo i bias e garantire l’affidabilità dei risultati.
Tressoldi, P., Liberale, L., & Sinesio, F. (2024). Stage 2 Registered Report: Testing mediumship accuracy with a triple-blind protocol. PsyArXiv: osf.io/preprints/psyarxiv/a756f
In questo studio intitolato Stage 2 Registered Report: Testing Mediumship Accuracy with a Triple-Blind Protocol, Tressoldi, Liberale e Sinesio approfondiscono l’accuratezza della comunicazione medianica attraverso un rigoroso protocollo triple-blind, pubblicato su PsyArXiv. L’obiettivo principale di questo lavoro è valutare se i medium possano fornire informazioni verificate sui defunti, operando in condizioni di totale anonimato e senza alcuna possibilità di accesso a dettagli rilevanti.
Scala, V. F., Cozzi, G., Castiglioni, M. L., Finelli, M. E., Vitali, P., Liberale, L., Sinesio, F., & Tressoldi, P. (2024). Dreaming similar contents intentionally: an empirical evidence. PsyArXiv. https://doi.org/10.31234/osf.io/9r3z5
In questo studio intitolato Dreaming similar contents intentionally: an empirical evidence, Scala et al. esplorano la possibilità che individui possano condividere contenuti simili nei loro sogni in modo intenzionale. Attraverso sessioni di addestramento e sessioni sperimentali in cui i partecipanti tentano di sognare contenuti comuni basati su immagini selezionate casualmente, i risultati mostrano che una certa sovrapposizione di contenuti onirici può essere intenzionalmente indotta, suggerendo una potenziale connessione mentale nello stato onirico.
Tressoldi, P., Gallo, J., Liberale, L., Conte, N. L., Ricci, V., & Sinesio, F. (2024). Who answered the questions?: Testing the source of channeled information. Australian Journal of Parapsychology, 24(1), 39-72. http://www.patriziotressoldi.it/cmssimpled/uploads/images/Channeling_24.pdf
In questo studio intitolato Who answered the questions?: Testing the source of channeled information, Tressoldi et al. indagano la fonte delle informazioni canalizzate, cercando di stabilire se queste derivino realmente da entità esterne o siano prodotte dal subconscio dei medium. Utilizzando un protocollo rigoroso, lo studio analizza le risposte fornite dai medium in condizioni sperimentali controllate, per verificare l’origine e la veridicità delle informazioni ricevute. L’obiettivo è fare luce sulla natura della comunicazione canalizzata e valutarne l’affidabilità.
Tressoldi, P. (2024). Testing mediumship and channeling sources of information: a review. PsyArXiv. https://doi.org/10.31234/osf.io/gb3fz
In questo studio intitolato Testing mediumship and channeling sources of information: a review, Tressoldi presenta una revisione completa delle ricerche esistenti sull’accuratezza della medianità e sulle fonti di informazioni canalizzate. L’articolo analizza vari studi che utilizzano protocolli rigorosi, come il triplo cieco, per esplorare la validità delle comunicazioni dei medium e dei canalizzatori. L’obiettivo della revisione è comprendere meglio se e come tali informazioni possano provenire da entità esterne o se siano semplicemente frutto della mente dei medium, offrendo una panoramica critica delle metodologie e dei risultati ottenuti finora.
Testoni, I., Pompele, S., & Liberale, L. (2023). What does it mean to be a medium? A qualitative research on the mediumship experience in Italy. European Journal of Science and Theology, 19(4), 119-137. http://www.ejst.tuiasi.ro/Files/101/8_Testoni%20et%20al.pdf
In questo studio intitolato What does it mean to be a medium? A qualitative research on the mediumship experience in Italy, Testoni, Pompele e Liberale esplorano l’esperienza della medianità dal punto di vista dei medium italiani. Attraverso interviste qualitative, lo studio analizza le percezioni dei medium sul significato e il ruolo della loro pratica, le sfide incontrate e il modo in cui integrano l’esperienza medianica nella loro vita quotidiana. L’obiettivo è approfondire la comprensione delle motivazioni, delle convinzioni e delle difficoltà vissute dai medium, offrendo una prospettiva culturale unica sulla medianità in Italia.
Tressoldi, P., Liberale, L., & Sinesio, F. (2022). Is there someone in the hereafter? Mediumship accuracy of 100 readings obtained with a triple level of blinding protocol. Omega – Journal of Death and Dying. https://doi.org/10.1177/00302228221146376
In questo studio intitolato Is there someone in the hereafter? Mediumship accuracy of 100 readings obtained with a triple level of blinding protocol, Tressoldi, Liberale e Sinesio valutano l’accuratezza delle comunicazioni dei medium in un contesto rigorosamente controllato con un protocollo a triplo cieco. Lo studio coinvolge 100 letture medianiche, con l’obiettivo di determinare se le informazioni fornite dai medium possano essere considerate attendibili e indicative di un’interazione con entità nell’aldilà. Questa ricerca contribuisce alla comprensione dell’affidabilità dei medium e alla validità delle informazioni canalizzate in ambito di ricerca sulla vita dopo la morte.
Tressoldi, P., Álvarez, A. A., Facchin, N., Frullanti, M., Liberale, L., Saad, M., Shiah, Y.-J., & Testoni, I. (2022). Shared Death Experiences: A Multicultural Survey. American Journal of Hospice and Palliative Medicine®. https://doi.org/10.1177/10499091221093270.
In questo studio intitolato Shared Death Experiences: A Multicultural Survey, Tressoldi et al. indagano le esperienze di morte condivisa (SDE) attraverso una prospettiva multiculturale. Pubblicato nell’American Journal of Hospice and Palliative Medicine®, lo studio raccoglie le testimonianze di individui che hanno riferito di aver condiviso percezioni o visioni al momento della morte di una persona cara. L’analisi dei dati mira a identificare le caratteristiche comuni delle SDE, come visioni, sensazioni fisiche e stati emotivi intensi, per comprendere meglio questo fenomeno e la sua universalità in diverse culture.
Tressoldi, P., Liberale, L., & Sinesio, F. (2022). Mediumship information: retrieved from a repository or by an interaction with the deceased? PsyArXiv. https://doi.org/10.31234/osf.io/w798e
In questo studio intitolato Mediumship information: retrieved from a repository or by an interaction with the deceased?, Tressoldi, Liberale e Sinesio esplorano la natura delle informazioni ottenute dai medium, interrogandosi sulla loro origine. L’obiettivo è capire se le informazioni derivino da un’interazione diretta con entità defunte o se possano essere recuperate da una sorta di “archivio” inconscio. Lo studio analizza i dati raccolti utilizzando un protocollo rigoroso per valutare l’affidabilità e l’origine delle comunicazioni medianiche, contribuendo alla discussione sulla natura e la fonte delle informazioni canalizzate.
Testoni, I., Pompele, S., Liberale, L., & Tressoldi, P. (2022). Limits and meanings to the challenging territory of mediumship. A qualitative study with grievers. European Journal of Science and Theology, 18(3), 97-109. http://www.ejst.tuiasi.ro/Files/94/8_Testoni%20et%20al.pdf
In questo studio intitolato Limits and meanings to the challenging territory of mediumship. A qualitative study with grievers, Testoni, Pompele, Liberale e Tressoldi esplorano il fenomeno della medianità dal punto di vista di coloro che hanno vissuto esperienze di lutto. Lo studio qualitativo raccoglie le percezioni e i significati attribuiti alla comunicazione medianica dai partecipanti, esaminando i limiti e le potenzialità di questa pratica nel processo di elaborazione del dolore. L’obiettivo è comprendere il ruolo che la medianità può avere nell’aiutare i grievers a trovare un senso e un conforto nella loro esperienza di perdita.
Tressoldi, P., Rock, A. J., Pederzoli, L., & Houran, J. (2022). The case for postmortem survival from the winners of the Bigelow Institute for Consciousness Studies essay contest: A level of evidence analysis. Australian Journal of Parapsychology, 22(1), 7-29. http://www.patriziotressoldi.it/cmssimpled/uploads/images/Bigelow22.pdf
In questo articolo intitolato The case for postmortem survival from the winners of the Bigelow Institute for Consciousness Studies essay contest: A level of evidence analysis, Tressoldi, Rock, Pederzoli e Houran analizzano i saggi vincitori del concorso indetto dal Bigelow Institute for Consciousness Studies per raccogliere prove a sostegno della sopravvivenza post-mortem. L’analisi valuta il livello di evidenza presentato nei saggi e discute i punti di forza e le potenziali limitazioni delle argomentazioni proposte. L’obiettivo dello studio è fornire un’analisi critica della qualità delle prove a favore dell’idea che la coscienza possa persistere oltre la morte fisica.
Pederzoli, L., Tressoldi, P. & Wahbeh, H. (2021). Channeling: A Non-pathological Possession and Dissociative Identity Experience or Something Else?. Culture, Medecine and Psychiatry. https://doi.org/10.1007/s11013-021-09730-9
In questo studio intitolato Channeling: A Non-pathological Possession and Dissociative Identity Experience or Something Else?, Pederzoli, Tressoldi e Wahbeh esplorano il fenomeno del channeling, esaminandolo come una possibile esperienza di possessione non patologica o di dissociazione dell’identità. Pubblicato su Culture, Medicine and Psychiatry, lo studio confronta il channeling con fenomeni di dissociazione e possessione, analizzando se possa essere compreso come una condizione non patologica. L’obiettivo è chiarire la natura di queste esperienze e determinare se esistano altre interpretazioni più adeguate per descrivere il channeling.
Sarraf, M., of Menie, M. A. W., & Tressoldi, P. (2021). Anomalous information reception by mediums: A meta-analysis of the scientific evidence. Explore, 17(5), 396-402. https://doi.org/10.1016/j.explore.2020.04.002
In questo studio intitolato Anomalous information reception by mediums: A meta-analysis of the scientific evidence, Sarraf, Menie e Tressoldi conducono una meta-analisi della letteratura scientifica disponibile sull’accuratezza delle informazioni ricevute dai medium. L’analisi esamina i risultati di studi rigorosi in cui i medium riportano informazioni verificate come corrette, senza averne avuto accesso tramite mezzi convenzionali. L’obiettivo è sintetizzare l’evidenza scientifica sull’accuratezza dei fenomeni di ricezione anomala di informazioni, fornendo una base empirica per il dibattito sulla possibilità di contatto con entità non fisiche o con fonti di conoscenza non ordinarie.
Pederzoli, L., Prati, E., Resti, N., Del Carlo, D., & Tressoldi, P. E. (2020). Hypno-Channelings: a new tool for the investigation of channeling experiences. Journal of Consciousness Exploration & Research,11, 5, 504-514.
In questo studio intitolato Hypno-Channelings: A New Tool for the Investigation of Channeling Experiences, Pederzoli et al. introducono una nuova metodologia per lo studio delle esperienze di channeling, denominata hypno-channeling. Pubblicato nel Journal of Consciousness Exploration & Research, lo studio descrive come l’uso dell’ipnosi possa facilitare l’esperienza del channeling, creando un contesto sperimentale controllato per analizzare i fenomeni associati. L’obiettivo è offrire uno strumento innovativo per comprendere meglio le dinamiche delle comunicazioni canalizzate e le caratteristiche cognitive ed emotive dei partecipanti.
Bial Fundation
IIl Gruppo di Ricerca Italiano sulla Medianità (GRIM) ha ricevuto finanziamenti dalla Fondazione BIAL (2021-2024) istituzione rinomata per il sostegno alla ricerca sui confini della scienza della coscienza e sui fenomeni psichici. Grazie alla borsa di studio della BIAL Foundation, il GRIM ha potuto condurre studi approfonditi sulla medianità e su fenomeni anomali, con i dettagli del progetto documentati nel loro archivio digitale e tra le sovvenzioni 2020 della Fondazione BIAL.
Bigelow Institute for Consciousness Studies
Il Bigelow Institute for Consciousness Studies ha contribuito ulteriormente al supporto dei progetti del GRIM. Il BICS, promuove ricerche innovative sulla sopravvivenza della coscienza oltre la morte fisica, ha reso possibile l’espansione degli studi del GRIM in questo ambito. Maggiori informazioni sulle attività e i finanziamenti del BICS sono disponibili sul sito ufficiale.
Approfondisci la Ricerca Scientifica sulla Medianità
Il GRIM conduce studi scientifici su fenomeni che sfidano i limiti della conoscenza umana. Esplora i nostri studi e pubblicazioni per scoprire come indaghiamo la sopravvivenza della coscienza oltre la morte fisica e approfondiamo il mistero della medianità.